CROWN OF EMARA e la Corsa al Trono

Regno di Emara, alto Medioevo. Il re Thedorius è vecchio e stanco. Prima di raggiungere i suoi antenati, vuole essere sicuro che alle sua morte il Paese finisca nelle mani giuste. Spetterà a noi, in qualità di influenti aristocratici, dimostrare al sovrano di saperci prendere cura sia della città che della campagna – nonché di tutte le persone che ci abitano – e provare di essere degni del trono.

CROWN OF EMARA è uno strategico ideato da Benjamin Schwer e pubblicato nel 2018 dalla Pegasus Spiele che tiene impegnati da 2 a 4 giocatori per circa 60-80 minuti a partita. Programmazione Azioni, Gestione Carte, Piazzamento Lavoratori e Gestione Risorse sono le meccaniche principali di questo titolo. Nel momento in cui scrivo il gioco non esiste in Italiano; i termini usati in questa recensione sono frutto della mia personale traduzione e potrebbero differire da quelli utilizzati in un’eventuale localizzazione nostrana.

Partiamo subito da quello che mi piace di più di questo titolo. Innanzitutto la presenza di due tabelloni diversi, splendidamente illustrati da Dennis Lohausen. Guardarli dall’alto ti fa immergere totalmente nei due ambienti principali, campagna e città, dandoti la sensazione di essere parte integrante del gioco. Davvero meravigliosi. Il retro dei tabelloni presenta le stesse location in una tonalità più chiara per agevolare chi ha problemi con i colori, ma sinceramente non ho mai giocato con questa versione che mi sembra un po’ slavata.

Naturalmente non è solo questione di artwork. Dovremo programmare le nostre azioni in modo saggio, così da sfruttare la campagna e le sue risorse per investirle in città al momento opportuno. Un’altra cosa che apprezzo molto è la durata contenuta e definita di una partita. Ogni giocatore dispone di un mazzo di 9 carte e ne programma 3 ad ogni round. Una volta esaurite le carte, il mazzo viene mescolato e giocato per intero una seconda volta. Questo vuol dire che ognuno di noi giocherà un totale di 6 round (con un numero variabile di azioni in base alla nostra abilità nel combare le carte) e poi si passerà al conteggio finale. Vi assicuro che a metà gioco vi sembrerà di non aver combinato nulla, ma è allora che raccoglierete i frutti del vostro investimento!

Vediamo in breve come si gioca e cerchiamo di capire se CROWN OF EMARA può essere un titolo che fa per voi.

Partiamo dal tracciato del punteggio. Notiamo subito che ogni giocatore ha a disposizione due segnalini: un meeple, con cui terrà traccia dei “punti-cittadino” cioè quelli che riguardano le persone di Emara (contrassegnati da un omino d’oro), e un edificio, con cui segnerà i “punti-costruzione” cioè quelli che riguardano le case degli abitanti di Emara (contraddistinti da una casetta di legno). Purtroppo, a fine partita, solo il segnalino più indietro sul tracciato indicherà effettivamente il nostro punteggio, quindi sarebbe meglio portarli avanti il più possibile entrambi senza concentrarsi su uno a totale discapito dell’altro. Poiché è un po’ più difficile ottenere punti-costruzione rispetto ai punti-cittadino, il numero di partenza del segnalino casetta è variabile e indicherà il livello di difficoltà del gioco – più basso è, più la partita è difficile – che potrà essere stabilito casualmente con le carte (numero al centro delle carte Evento) oppure essere definito di default a 35.

Ogni giocatore ha a disposizione una plancia personale a doppio lato (uomo e donna) con tre slot sottostanti nei quali posizioneremo le tre carte scelte per il round in corso. Sulla plancia ci sono anche quattro nostri Assistenti che potremo sbloccare e mandare a lavorare in campagna. Infine, ognuno di noi dispone di due meeple più grandi che rappresentano i nostri aristocratici che puntano al trono di Emara: uno ci permetterà di compiere azioni in città e l’altro di ottenere risorse in campagna.

A ogni round, pescheremo le prime tre carte dal nostro mazzetto personale e, una alla volta, le posizioneremo sotto alla plancia in corrispondenza dei passi (uno, due o tre) che vogliamo far fare a uno dei nostri cittadini. I passi e l’azione raffigurata sulla carta possono essere completati in qualsiasi ordine, così come le azioni extra che ognuno può compiere a ogni turno.

Se muoviamo l’aristocratico in campagna, otterremo risorse (grano, roccia, legno o tessuti) oppure potremo trasformare il grano in pane per sfamare gli abitanti di Emara, ma solo se abbiamo degli Assistenti che lavorano per noi già presenti sul tabellone al nostro arrivo.

Se muoviamo l’aristocratico in città, potremo svolgere l’azione del quadrante in cui terminiamo il movimento: Cattedrale, Castello, Mercato o Cantiere. Ogni location ci permette di guadagnare bonus specifici con l’obiettivo finale di ottenere più punti-cittadino e punti-costruzione possibili.

Nella Cattedrale possiamo pagare un numero di risorse uguale a quello indicato sul segnalino delle donazioni corrispondente alla merce scelta per ottenere Libri e Gettoni Favore. Questi ci daranno ulteriori bonus quando svolgiamo azioni specifiche.

Nel Castello possiamo fare un regalo al Re, pagando un numero di risorse uguale a quello indicato sul segnalino delle donazioni corrispondente alla merce scelta per ottenere un Anello con Sigillo. Gli Anelli ci serviranno per comprare titoli nobiliari. Inoltre, sempre al Castello possiamo pagare un Libro per ottenere 5 punti-costruzione.

Al Mercato possiamo scambiare una risorsa per una Moneta d’Oro e/o vendere un numero variabile di Libri per ottenere punti-cittadino.

Al Cantiere, infine, possiamo: pagare pietre per ottenere 5 punti-costruzione e tanti punti-cittadino quanti indicati dalla ruota corrispondete; e/o pagare da 1 a 3 pagnotte per ricevere tanti punti-cittadino quanti indicati dalla ruota corrispondente; e/o pagare 1 o 3 legni per ricevere 5 o 10 punti-costruzione.

Oltre al movimento, la carta azione che giochiamo nel nostro turno ci fornisce un qualche bonus, che può essere una delle quattro risorse base, un Anello, o un altro vantaggio: un passo extra di movimento, un’azione a scelta in città, la possibilità di poter scambiare risorse per Monete o uno sconto sull’arruolamento di un Consigliere o sull’assunzione di un Assistente.

In ogni turno potremo anche, nell’ordine che vogliamo, svolgere una volta una, due o tutte e tre le azioni bonus a nostra disposizione: arruolare un Consigliere (sono le carte presenti in città; paghiamo le risorse indicate sulla carta per godere dei benefici di quella persona); assumere un Assistente (sono i meeple presenti sulla nostra plancia; li mandiamo in campagna per permetterci di produrre pane o potenziare la produzione delle risorse base); migliorare il nostro titolo nobiliare (pagare le Monete e/o gli Anelli richiesti per aumentare la nostra influenza e guadagnare punti-cittadino. La corona che viene posta dietro al personaggio sulla plancia per indicare il titolo nobiliare raggiunto è davvero stupenda!

A dare un po’ di variabilità al tutto ci sono anche le carte Evento. Una carta Evento viene girata all’inizio di ogni round e può influenzarlo positivamente o negativamente. Starà a noi gestirne le conseguenze al meglio!

Il gioco prosegue in modo estremamente lineare: si pescano tre carte, si gioca una carta in uno slot della plancia, si esegue il movimento e l’azione corrispondente, si svolgono eventuali azioni extra e poi tocca all’avversario. Quando è di nuovo il nostro turno, si gioca un’altra carta e così via.

Quando le tre carte sono finite, si rimuovono dalla plancia e si pescano tre nuove carte. Quando tutte e 9 le carte del mazzetto sono finite, si mescolano e si ricomincia daccapo. Quando il mazzetto si esaurisce per la seconda volta, il gioco è terminato. Si calcolano i punti dati da eventuali risorse avanzate (come indicato sulla plancia personale) e chi ha il maggior numero di punti – tenendo conto dei due segnalini sul tracciato, come già spiegato – avrà dimostrato di sapersi prendere cura meglio dei suoi cittadini e della sua terra e sarà incoronato nuovo Re di Emara!

Cosa mi è piaciuto di questo gioco?

  • La durata contenuta: solo 6 round in totale;
  • l’artwork: la vista dall’alto della città e della campagna è fenomenale e contribuisce a far immergere i giocatori nell’esperienza;
  • la necessità di combare movimenti/azioni/bonus nel migliore dei modi per far fruttare i pochi round a disposizione;
  • la possibilità di ottenere punti con diverse strategie: si può vincere anche solo focalizzandosi su un paio di azioni con l’aiuto dei Consiglieri giusti, così come si può vincere facendo un po’ di tutto;
  • il vedere “fisicamente” la crescita del grado nobiliare grazie alle corone che si infilano dietro alla plancia del giocatore;
  • la giusta dose di interazione indiretta, data dall’arruolare Consiglieri prima degli altri o dal far ruotare gli indicatori delle merci o dei punti così da diminuire il vantaggio per gli avversari.

Cosa non mi è piaciuto di questo gioco?

  • La costante sensazione di ansia data dal vedere che i round avanzano e sembra di non combinare mai niente;
  • la scalabilità non ottimale, nel senso che in 2 il gioco è più semplice che in 4. Essendo un solitario di gruppo, quando si gioca solo in 2 le probabilità che il nostro avversario ci “rubi” proprio la carta che vogliamo noi o doni al Re o alla Cattedrale proprio la merce che intendevamo donare noi sono inferiori. In 4 aumentano, e questo rende le nostre scelte più rischiose, obbligandoci a ripensare la strategia originaria. Personalmente lo preferisco in 4, ma sono gusti;
  • la presenza di alcuni Consiglieri molto forti rispetto ad altri: se per caso escono nella disposizione casuale, si verifica la classica corsa a prenderli per primi perché offrono vantaggi non indifferenti e contrastarli non è semplice.

Consiglio CROWN OF EMARA? Mmm… chi sono io per consigliare? Se le meccaniche vi piacciono, il tema vi appassiona, la grafica vi ha conquistati e pensate di non avere in libreria un gioco simile, allora sì! Per noi è super approvato!

Alla prossima e… GAME ON!

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